domenica, novembre 13, 2005

parma...la civiltà dei manganelli




Il giorno sabato 12 Novembre due famiglie, di cui una tunisina el'altra
italo-tunisina,insieme col Comitato Cittadino Antirazzista, sisono recate
in via Barilla 29 a Parma per trovare una sistemazioneall'interno di uno
stabile del comune da anni chiuso e abbandonato. La prima famiglia,
composta da padre italiano madre tunisina e due figli, attende da7 anni
una sistemazione: dopo essere stati buttati fuori dall'ultimoalloggio in
cui avevano trovato ospitalità, il comune li aveva sistemati in un
residence,l'ultima settimana pagata,però,da rifondazionecomunista, ma davenerdì erano in strada. La seconda famiglia ,composta da> padre (da 11 anni in Italia) e madre tunisini e 4 figli,l'ultimo dei> quali non ha neanche tre settimane, attendeva da mesi unasistemazione.
Mentre il capofamiglia dormiva per strada sua moglie era statasistemata
in un centro di accoglienza. Siamo entrati nello stabileabbandonato la
mattina alle 9, dopo un'ora circa sono arrivate le auto dellapolizia.
Siamo subito entrati in contatto con loro spiegando le motivazioni
dell'occupazione e chiedendo l'intervento delle autorità.Se infatti
queste famiglie e questi 6 bambini si trovavano per strada questodoveva
essere considerato un problema di ordine pubblico. La lororisposta è
stata che si attendevano ordini. Intanto che l'attesa siprolungava è
stata resa abitabile la casa, con letti, mobili e effettipersonali. Dopo
ore laboriose e relativamente tranquille improvvisamente alle 16sono
arrivate due camionette e due jeep della polizia, le "forzedell'ordine"
in tenuta antisommossa, caschi, scudi e manganelli hanno fatto unblitz
per sgomberare 5 bambini, due adulti e una donna che in quelmomento si
trovavano all'interno dello stabile, mentre all'esternohanno fatto
cordone per allontanarci (erano questi gli ordini attesi e dati dachi?).
La violenza dell'irruzione, le modalità di esecuzione e latenuta della
polizia erano più adatti a un covo di pericolosi terroristi armatiche a
bambini, il più grande dei quali ha 6 anni ed è uscito dalla casain
evidente stato di shock. I genitori disperati non volevano uscire,per
loro significava tornare in mezzo a una strada. All'esternonoi siamo
stati spintonati e strattonati violentemente per impedire diavvicinarci e
vedere all'interno. Una madre rimasta fuori con in bracciol'ultimo nato
voleva entrare a vedere i suoi figli e ha incontrato scudi esilenzio.
Dopo minuti di panico e agitazione è arrivato un rappresentante del
comune, che si è presentato dicendo "Ma io adesso che ciposso fare..."
dopo una giornata passata a chiedere una risposta concreta alleautorità
competenti. La giornata si è conclusa con l'accoglienzatemporanea del
primo nucleo famigliare in una struttura del comune e con lapromessa di
una abitazione definitiva in tempi brevi, mentre la secondafamiglia verrà
ospitata in albergo fino al 21 di questo mese e poi si vedrà mapare cheil sindaco di S.secondo abbia già trovato un appartamento per loro.che dire,scudi e manganelli contro dei bambini...
comitato antirazzista
Pama

1 commento:

Anonimo ha detto...

si commenta da sola...no??