giovedì, novembre 24, 2005

GIU' LE MANI DAI CONSULTORI FAMILIARI


Comunicato della FP CGIL

La Legge italiana, garantisce il diritto alla procreazione consapevole e responsabile. Nei consultori familiari, istituiti nel 1975, viene svolto il servizio di assistenza alla famiglia e alla maternità, compresa l'informazione per la prevenzione delle gravidanze indesiderate.
La Legge 194/78, tutela la maternità e regolamenta l'interruzione volontaria della gravidanza, affidando ai consultori familiari tutta la gestione dell'assistenza alla donna

Stiamo assistendo, in questi giorni, ad un attacco frontale, di parte del centro-destra, che, cavalcando il parere della Chiesa (Ruini), attacca queste leggi dello stato italiano e attacca le libertà conquistate.

In Italia, invece di migliorare le condizioni di offerta dei servizi alla persona, si preferisce arretrare e ritornare ai tempi bui, quando ci si tappava occhi, naso, orecchi e gli aborti venivano effettuati clandestinamente o in Inghilterra, invece di potenziare tutte le funzioni dei consultori riguardanti la famiglia, la salute della donna, la maternità e i minori ed anche la prevenzione, si propone di aprire i consultori ai "volontari antiabortisti". Oppure si minaccia il ricorso a commissioni d'indagine (per indagare chi e che cosa?)

Senza diritti non c'è libertà è lo slogan che la FP CGIL sta usando in questi anni di attacco metodico e strumentale ai diritti conquistati, siano essi del lavoro che sociali.

La FP CGIL crede nei consultori, crede che i diritti di cittadinanza, passino anche attraverso i servizi di promozione della salute, delle donne in particolare. Ci opporremo in maniera decisa a questo ennesimo attacco ai diritti (alla legge 194/78 e alla gestione dei Consultori Familiari).

Chiediamo che questioni così rilevanti, non siano banalizzate a puri scopi elettorali ma, chiediamo interventi concreti per il potenziamento dei servizi in tutto il territorio nazionale.

Investiamo nei servizi territoriali dove si può svolgere prevenzione e promozione e smettiamo di strumentalizzare le donne e i loro diritti di libertà e autodeterminazione.
E' bizzarro, come uomini politici (uomini, per l'appunto), ancora una volta, si sentano in diritto di disporre, in maniera strumentale, su argomenti che ricadono direttamente sulla salute delle donne.

Chiediamo concretamente, che non si strumentalizzi un argomento a solo scopo propagandistico. Chiediamo che si finanzino gli interventi di promozione e prevenzione alla salute (a cominciare dalle età scolastiche) e che vi sia vera accoglienza delle donne e delle loro problematiche di carattere sanitario e sociale, senza colpevolizzazioni.
Confrontiamoci nel merito delle questioni e sui bisogni delle donne.
Questo governo, tenta solo di negare diritti, di creare solitudine, confusione e sfiducia tra le donne e i cittadini in generale.
La FP CGIL non intende lasciare le donne senza tutela e senza speranza.

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