domenica, novembre 13, 2005

Ultima dall'Iran

Dopo l'incredibile trasferimento di ieri tutto si e' rimesso a filare liscio: effettivamente e' la prima volta nella mia vita che prendo un aereo al volo ... e non e' un gioco di parole!!! Arrivati a Tabriz abbiamo subito organizzato per le visite nei dintorni dell'indomani, venerdi' perche' essendo festa e' inutile rimanere in citta'. Dopo due settimane di kebab abbiamo deciso di cedere alle lusinghe di una pizza, siamo entrati in un locale completamente vuoto rimanendo soprpresi dal fatto che nel giro di pochi secondi si e' riempito ... lasciandoci il dubbio che entrare per primi porti sfortuna!!! Trovandoci all'opposto del nostro hotel ci siamo concessi una passeggiata di due ore abbondanti attraversando tutta la citta' e facendoci cosi' un'idea di questo luogo al confine con l'Azerbajgian, caratterizzato da un freddo pungente che comunque ci aspettavamo di trovare visto il panorama di montagne imbiancate che godevamo dall'aereo. L'immagine piu' bella di questa passeggiata resta sicuramente quella di un locale con due file di tavolini lungo i due lati completamente pieno di anziani intenti a fumarsi ognuno il proprio narghile': bellissimo!Alle sette siamo partiti in direzione Jolfa e costeggiando il confine azero siamo arrivati alla bella chiesa di Santo Stefano, un'antica chiesa dall'imponente cupola e purtroppo in pessime condizioni di conservazione caUSA IL PASSARE DEL TEMPO E LA POCA CURA VISTO CHE GLI UNICI INTERESSATI SONO GLI ARMENI: UNA MINORANZA. Da qui lungo trasferimento nel passato, ovvero a Khandavan, la cosiddetta Cappadocia iraniana.E' un piccolo paesino costituito da pinnacoli di roccia lungo la montagna e la gente vive o nelle grotte scavate al loro interno o in case di mattone comunicanti con le stesse grotte, i tanti fili elettrici ci lasciano intendere che tutte sono dotate di illuminazione e teelvisione viste le tante antenne ma ci lasciano dei seri dubbi circa la presenza di acqua corrente. Tra i vicoletti tutti si muovono facendo uso di muli per portare sacchi in casa o verso la strada principale, ovviamente le donne sono velate, con vestiti bianchi o grigi e disegni di fiori, tanti gatti e soprattutto tanti polli e pecore che vengono messe a dormire in grotte sotterranee .... mi e' veramente sembrato di camminare nel passato piu' passato che mai!!!Stasera mi attende l'ultimo kebab del viaggio: abbiamo individuato un posto dove mettono alla griglia specie di "scimitarre" circondate di carne macinate che poi servono avvolte nel solito delizioso pane locale.Tanto ci sarebbe da dire sulle discrimanazioni che subisce la donna in questo paese, tanto ci sarebbe da dire sul tipo di governo... ma in questi giorni in cui ho viaggiato per la Persia io sono rimasto colpito dall'assoluta mancanza di miseria, dai tantissimi telefonini e dai negozi pieni di ogni ben di Dio ... tutte cose che fanno pensare ad una discreta situazione economica e poi tantissima gentilezza, disponibilita' e voglia di confrontarsi con l'ospite che viene da paesi lontani come distanza e come cultura.Si' sono strafelice di non aver ascoltato quei tanti che mi davano del pazzo prima di intraprendere questo viaggio perche' ora sono convinto piu' che mai che la Persia o l'Iran (chiamatelo come preferite!!) sia un Grandissimo Paese!!Spero di incontrarvi numerosi la serata del 23 novembre al Joe's quando presentero' le immagini di un mio recente viaggio in India.
CIAO A TUTTI E ARRIVEDERCI A FIDENZA DAL JOE'S!!!

Marco

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