Il segretario dei Ds Piero Fassino, nel suo intervento al convegno, ha sottolineato che il rientro delle nostre truppe dall’Iraq - in caso di vittoria del centrosinistra - non sarà certo un ritiro immediato in 24 ore. «In Iraq - ha spiegato Fassino - è in atto una transizione e il 2006 può essere l'anno in cui si accelera il passaggio dei poteri alle autorità irachene che sono state elette. Ciò - ha aggiunto - consente la calendarizzazione del ritiro delle truppe».
Fassino ha poi sottolineato il «valore sociale» del modo in cui le forze armate sono dislocate sul territorio nazionale. «Abbiamo alcune aree del Paese esposte alla grave minaccia della criminalità organizzata. Io non dico di usare l'esercito, ma il solo fatto che in quel territorio ci siano degli acquartieramenti militari, ciò contribuirebbe alla legalità».
Gli stanziamenti contenuti nella Finanziaria per la difesa sono pochi e, qualora il centrosinistra dovesse vincere le elezioni, dovrà impegnarsi a «inserire finalmente come capitolo apposito di bilancio il finanziamento delle presenze militari italiane all'estero», ha aggiunto il segretario della Quercia. «Fin da questa finanziaria bisognerà segnare una piccola inversione di tendenza». A questo fine, Fassino garantisce «l'impegno dei gruppi parlamentari» del centrosinistra.
In conclusione Fassino ha ribadito che «l'uso della forza è una eventualità che la politica non può escludere» ma solo come «extrema ratio, decisa da un organismo sovranazionale riconosciuto e su basi di legalità».
In questo senso, sempre nell'ambito di un multilateralismo necessario per dirimere le controversie internazionali, Fassino sottolinea la necessità della costruzione di «soggetti sovranazionali che abbiano una propria forza autonoma. Altrimenti sarà difficile dare al mondo quella governance globale di cui ha bisogno».
Un'altro cardine fondamentale per garantire sicurezza e stabilità al pianeta, il segretario Ds lo individua nel sostegno ai processi di secolarizzazione nelle società islamiche e nel processo di integrazione politica dei paesi dell'area balcanica e della Turchia nell'Unione Europea. Durante il suo intervento, Fassino pone poi l'accento sull'importanza di un solido rapporto transatlantico tra Europa e Usa, invitando l'America a guardare all'Unione Europea «in quanto unico soggetto politico istituzionale» e non solo come aggregazione di capitali diverse. Insomma, conclude Fassino, c'è in questo momento la necessità di un «forte protagonismo europeo», perché «dai problemi che ha di fronte, l'Europa non esce rinazionalizzando le politiche» bensì armonizzandole soprattutto in materia di politica estera e delle politiche di difesa.
dal sito dei DS clikka http://www.dsonline.it/stampa/documenti/dettaglio.asp?id_doc=29015
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3 commenti:
sono sempre più nauseato...
ma è una cosa che sembra strana solo a me?
secondo voi va tutto bene così?
mi piacerebbe che ci fossero dei commenti...vorrei sentire un po' di voci
si parla tanto della auspicata fine del governo Berlusconi come l'uscita del tunnel.
siamo veramente sicuri che sarà così?
le premesse non sono certo delle migliori...
!ho già la pelle d'oca!
sono stufo di dover votare per i meno peggio!!!!!!!!!!!!
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