mercoledì, febbraio 01, 2006

India:Marco torna nella sua amata India

Eccoci qua, di nuovo in India ... questa volta la mia meta e' il sud, una zona che assolutamente non conosco e che sicuramente come ogni viaggio in India riservera' sorprese, meraviglie e contraddizioni. Prima tappa e' Mamalipuram (conosciuta anche come Mahabalipuram, tutte le citta' indiane hanno almeno due nomi), una piccola cittadina sul mare. Arriviamo il giorno della Festa dell'Indipendenza e ci troviamo subito immersi, senza preamboli, in una chiassosa folla indiana. Questo paese e' uno di quelli colpiti dal terribile tsunami, per fortuna qui hanno avuto soltanto 4 morti ma hanno perso tutte le tradizionali imbarcazioni dei pescatori, delle piccole chiatte in legno massiccio ora sostituite da moderne barche in plastica donate dal Governmo indiano, dalla Croce Rossa e anche da industrie come la Puma. Favolosi i templi sul mare malgrado l'erosione di sabbia e venti marini. A pochi chilometri Kanchipuram, una delle sette citta' sante dell'India con i templi circondati da enormi torrioni pieni di sculture e raffigurazioni di divinita', i gopuram caratteristici dei templi indu del Tamil Nadu. Tra gli occidentali che si incontrano spiccano ricchi tedeschi di ritrono da alcuni mesi presso Sai Baba di cui parlano entusiasti davanti ai nostri sorrisi dubbiosi. Bellissima la visita all'impronunciabile villaggio di Tirakkulindram, dove all'interno del cortile del tempio assistiamo ad una animatissima discussione tra una cinquantina di indiani in pijama bianco, sono gli abitanti di un villaggio che hanno una questione importante da risolvere; invece di rivolgersi ad un tribunale il che costerebbe una cifra preferiscono riunirsi qui davanti ad un vecchi saggio e discutere animatamente della questione finche' dopo ore o anche intere giornate raccolgono i consigli e i pareri del vecchio illuminato e tutti sorridenti si stringono la mano e tornano insieme al loro villaggio: una situazione decisamente interessante e positiva. Concludiamo con la scalata di una collina dove sorge un tempio a Shiva famoso perche' ogni sera fortunata alle 18 in punto passano due aquile da secoli ... pare che nelle utlime settimane siano a riposo!! Un tempio semplice ma affascinante con tanti loculi in cui i sacerdoti professano riti a Shiva con richieste di figli o di matrimoni felici in cambio di donazioni, spesso sotto forma di fiori o cibo. Concludo la mia seconda giornata indiana passeggiando lungo il mare in attesa di tornarci all'alba per assistere alla partenza dei pescatori che piano piano si stanno riprendendo dal trauma del 26 dicembre 2004.
Ciao !

1 commento:

Anonimo ha detto...

mi potresti, per cortesia, portare a casa un bel telo? grazie marco!