domenica, marzo 12, 2006

Scontri a Milano



Il comunicato degli antifascisti e delle antifasciste che hanno manifestato oggi a Milano contro la Fiamma Tricolore. Conferenza stampa alle ore 11.00 di oggi

Sabato 11 marzo 2006, a cinque giorni dall'anniversario dell'omicidio di Dax, le autorità cittadine di Milano hanno deciso di autorizzare il corteo dei neofascisti della Fiamma Tricolore, una formazione di estrema destra che fa di razzismo, negazionismo e intolleranza le proprie bandiere. Di fronte a questa scelta che calpesta la memoria antifascista della città, nel più assoluto silenzio da parte delle forze democratiche, il movimento milanese ha scelto di dare un segnale forte che negasse qualsiasi agibilità ai fascisti. I circa 500 antifascisti che si sono radunati a Milano hanno cercato di conquistare la piazza da cui sarebbe partito il corteo. Davanti allo schieramento incredibile delle forze dell'ordine abbiamo scelto di mostrare alla città che di fronte alla copertura dei nostralgici del duce non c'era spazio per alcuna mediazione e per alcuna risposta che non fosse quella di rompere il silenzio assordante della metropoli. Per un'ora e mezza abbiamo tenuto e resistito dietro a una barricata, mentre piovevano lacrimogeni che ci intossicavano. Mentre ormai ripiegavamo lungo corso Buenos Aires verso piazzale Loreto, le forze dell'ordine hanno deciso una carica di diverse centinaia di metri, coperta da blindati e camionette, chiudendo lentamente ogni via di fuga e circondando le persone che ormai stavano semplicemente scappando dalla violenza della polizia. Abbiamo visto lacrimogeni sparati a tre metri in faccia alle persone, e ragazzi di meno di vent'anni inseguiti da poliziotti inferociti come bestie. Le cariche sono continuate per chilometri, in una caccia all'uomo che nulla ha a che vedere con l'ordine pubblico. Il bilancio nel tardo pomeriggio sono più di 40 fermati di cui esigiamo il rilascio immediato. Non ci permettono di farli avvicinare dagli avvocati, non consentono a nessuno di sapere chi è in stato di fermo e dove siano “custoditi”. Alcuni dei nostri compagni e delle nostre compagne potrebbero essere feriti. Siamo convinti che fosse necessario oggi muovere l'immaginario della città nel sostenere una memoria antifascista che non è sopita, nel ricordare che per i fascisti in questa città e altrove non deve esserci nessuna agibilità. Ringraziamo tutti i cittadini di Milano che hanno salvaguardato l'incolumità degli antifascisti e delle antifasciste, che ci hanno aiutato e sostenuto, aprendo le porte delle loro case e chiudendole di fronte alle forze della repressione cieca.

Libertà per i compagni e le compagne fermati e arrestati. Libertà subito.

Conferenza Stampa , ore 11.00, domenica 12 marzo 2006 in piazza Filangeri (se gli arresti saranno confermati) oppure Piazzale Loreto (se i compagni e le compagne saranno tutti liberi).

antifascisti e antifasciste

5 commenti:

Anonimo ha detto...

mi dispiace che sul blog di questo bel circolo ci sia un comunicato come questo. Non sono d'accordo con il comportamento che gli "autonomi" hanno tenuto a Genova e la sono ancor meno con quelli che hanno devastato Milano.
Abbiamo altri mezzi per combattere e li dobbiamo usare. So che queste mie parole irriteranno molti amici e compagni, ma non ho paura di chi crede che incendiare un auto o saccheggiare una città sia la strategia migliore. Alla fine : silenzio su quell'offensivo corteo di nostalgici punti neri e fuoco e fiamme su di noi. Gli abbiamo offerto un'altra volta l'opportunità di condannarci e monopolizzarci. una domanda: noi, esattametne, che cosa ci abbiamo guadagnato?

Anonimo ha detto...

noi chi?

Anonimo ha detto...

noi che non vorremmo vedere sfilare liberamente per le nostre città questi brutti ceffi armati di sconsolanti slogan fascisti. noi che da tempo attraverso l'associazionismo, le reti e poi i movimenti abbiamo iniziato a costruire le basi per un mondo diverso. noi che lottiamo quotidianamente per fare in modo che tutti abbiano pari dignità e diritti. noi che ci siamo spesi per l'ambiente e per uno stile di vita più sostenibile. noi che a queste manifestazioni ci andiamo per dimostrare che siamo in tanti e che uniti ce la possiamo fare. noi che troviamo al nostro fianco questi ragazzi che ogni volta rendono vani i nostri sforzi e che distolgono l'attenzione dai messaggi di PACE che vogliamo trasmettere. noi. quelli del joe, quelli di legambiente, quelli dei movimenti. noi.

Anonimo ha detto...

noi che dove eravamo mentre a Milano i fascisti facevano loro le strade senza vergogna?

Anonimo ha detto...

mah, esattamente non lo ricordo, ma forse eravamo al joe a lavorare per poter offrire un'alternativa alla gente di fidenza e dintorni, o magari a lavorare in una cooperativa sociale per cercare di aiutare persone più fragili di noi e nel contempo lanciare un chiaro messaggio all'economia tradizionale... o forse eravamo a fare uno spettacolo per bambini, così, per farli crescere con un pizzico di sogni e dia creatività in più... o magari a vendere le primule in piazza per i bambini di chernobyl... o in partito a preparare la campagna elettorale fatta di volantini, non di sanpietrini... o... a fare due passi con il cane, non so. Davvero. Non ricordo, ma sicuramente non eravamo a Milano armati di passamontagna e cattivi propositi... è un po' la storia di "why do we kill people to show people that killing people is wrong?" ... quella brutta gente si combatte nella quotidianità, creando una cultura diffusa di solidarietà, rispetto delle differenze e collaborazione.