Il prete «scomunica» la festa dell'Arci SAMBOSETO DON BOLZONI NON CONCEDERA' PIU' GLI SPAZI BUSSETO II Le recenti diatribe che hanno riguardato la Chiesa ed i laici, in particolare i Dico, si sono abbattute anche su Samboseto, piccola località di campagna, «divisa » fra i comuni di Busseto e Soragna. Nell'occhio del «ciclone» è finita la festa della birra, che si è tenuta nel fine settimana, su iniziativa del locale Circolo Arci «Raggi B.», nel campo sportivo parrocchiale. In una lettera, inviata agli organizzatori ed esposta in bella vista di fronte alla chiesa del paese, il parroco don Tarcisio Bolzoni scrive a chiare lettere che dal prossimo anno non concederà più il permesso di svolgere la festa sulla proprietà della parrocchia, se gli organizzatori saranno ancora «aderenti scrive senza mezzi termini di quell'associazione, Arci, abortista, divorzista, omosessuale, contraria da sempre alla fede, alla morale cristiana e al magistero del papa e dei vescovi». Parole pesanti come macigni, che suonano come una vera e propria «scomunica». «Ma sono loro ribatte don Bolzoni rivolgendosi sempre all'Arci che si sono autoesclusi dalla Chiesa». Nella sua missiva il parroco spiega anche che in base al contratto d'affitto tra parrocchia e circolo «si tratta di un uso del terreno diverso da quello agricolo pattuito e sottoscritto a suo tempo» ed invita gli organizzatori ad una maggiore generosità nei confronti della parrocchia. «Finora scrive un vostro significativo gesto di generoso contributo non s'è visto»; ricorda che la parrocchia ha un debito di 24mila euro per il nuovo impianto di illuminazione e per le nuove attrezzature per il concerto delle campane, ed auspica che il Circolo sambosetano possa essere tra gli offerenti dell'ambone e dell'altare in marmo di cui la parrocchia intende dotarsi. Sollecita inoltre a riparare il ponte d'ingresso al sagrato danneggiato ma, ciò su cui assolutamente non transige è l'Arci. «Loro attacca sono tra quelli che hanno insultato monsignor Bagnasco, il cardinale Ruini e il papa. Partecipano regolarmente ai cortei degli omosessuali, dei divorziati e dovunque esista la contestazione del bene». In merito alla festa parla di «lodevole iniziativa » ed aggiunge di avere «la massima stima per ognuna delle persone che la organizzano, ma non per quella organizzazione a cui sono affiliati». Ed il riferimento è sempre all'Arci. Don Bolzoni fa sapere anche che con questa posizione sono concordi i vertici diocesani con cui ha preso contatto già due anni fa e sempre in merito a coloro che promuovono la festa della birra ha sottolineato: «Se vogliono venire da me a parlare, le porte sono aperte ma le mie posizioni sono quelle scritte nella lettera. La mia condizione è quella: o si staccano dall'Arci o non darò più il permesso di organizzare la festa sulla proprietà della parrocchia ». Il Circolo Arci «Raggi B.» a questo punto è avvertito ed il suo presidente Marco Raggi si limita a far sapere: «Nei prossimi giorni, insieme a tutto il consiglio, incontreremo don Tarcisio e valuteremo insieme la situazione». Lo stesso Raggi quindi difende l'Arci ricordando: «Si tratta di un'associazione di volontariato molto attiva nel sociale, sul fronte della solidarietà e porta avanti molteplici iniziative benefiche. Il bene non ha colori politici e può essere espresso in tanti modi». P. P. (Fonte Gazzetta di Parma)
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3 commenti:
che trendy i preti del 2000 laureati in marketing della fede
piccolo spazio pubblicità
Io propongo di prendere due piccioni con una .........
Tour ciclonudista con partenza da Sanboseto e arrivo in piazza Garibaldi a Fidenza e all'arrivo colletta tra la folla festante. Il raccolto potrebbe essere così devoluto in parte (8 x mille)al parroco il restante potrebbe essere investito per eventuali azioni di sabotaggio alle sedi arci in provincia .
Davide
bella idea...
oppure organizzare un gay pride con raccolta fondi per la parrocchia...
secondo me se tiri su più duemila euro il parroco diventa a favore dei dico
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