venerdì, marzo 30, 2007

28/03/2008 A Oventic dalle Giunte Di Buon Governo




Il nostro viaggio nella realta’ zapatista inizia dall’incontro di oggi con la comunita’ di Oventic, a poche ore da San Cristobal de Las Casas.

La possibilita’ di incontrare gli esponenti della Giunta di Buon Governo (JBG) e’ resa praticabile dall’impegno solerte di Desmi* (ONG attiva da anni sul territorio) di introdurci in essa con una dichiarazione scritta, molto precisa e formale.
Tutto cio’ che accade all’interno di questo spazio recintato e infatti deciso collettivamente da questo gruppo composto da indigeni e sottoposto al loro controllo e pertanto anche le domande che decidiamo di fare sono oggetto di consultazione.
Il momento formale di presentazione è molto emozionante.
Rispetto la nostra curiosita’ di avere informazioni aggiornate sulla situazione attuale che le comunita stanno vivendo, del loro rapporto con il mondo delle associazioni esterne che ogni giorno accolgono e delle problematiche concrete che quotidianamente gli indigeni zapatisti cercano di affrontare, ci risponde un piccolo uomo dal volto coperto da un passamontagna al fianco di due giovani donne anche loro con il viso coperto da una bandana.
La prima cosa che ci ricorda a nome di tutto il collettivo e’ la loro apertura all’incontro con tutte le organizazzioni che condividono questo percorso di resistenza e lotta per l’affermazione dei diritti di tutti gli indigeni nel mondo.
La loro situazione attuale nei fatti non e’ cambiata , da un punto di vista politico rispetto il costituirsi delle comunita’ stesse, la distanza con il governo centrale e’ rimasta la stessa e il loro percorso oggi e’ contrassegnato in modo particolare dalla seconda tappa dell’ Altra Campagna che il movimento si sta preparando ad affrontare.
Pochi giorni fa, infatti proprio nella citta’di S.Cristobal i direttivi dell’EZLN hanno pubblicamente lanciato la campagna parlando della necessita di parteciparvi al fine di proseguire nel cammino intrapreso lo scorso anno.

Ma ad Oventic, nel frattempo i problemi rimangono legati ad aspetti di vita piu’ urgenti oggi, come la necessita’ di difendere la terra conquistata, le tecniche di agricultura biologica introdotte e la dignita’ delle persone che si impegnano nel lavoro e nella resistenza, mentre il governo incentiva con contributi economici e con pesticidi “regalati” chi vuole produrre senza regole e rispetto per la natura..

Il punto di vista della cultura indígena sembra comunque non volersi rassegnare nel perseguire la propria strada..e questo è solo l’ inizio per noi ..domani ascolteremo la voce delle donne…

Per oggi è quanto…
Hasta Siempre

primi passi in messico

Finalmente a San Cristobal de las Casas, dopo aver fatto tappa a Cancun, Campeche e Villahermosa.
Di Cancun, nello stato dello Yucatan, posso dire che della "polvere del messico" che cita Cacucci nel suo libro non se ne vede l'ombra, in compenso tantissimi gringo. L'unica fortuna, se cosi' si puo' chiamare, e' stata la posizione della nostra posada nella Down Town, sobborgo un poco messicano e non nella "bellissima" costa Chiamata zona Hotelera, in passato una striscia di sabbia fine e bianca dove il governo messicano ha costruito per trovare un alternativa ad Acapulco (penso che neanche le nostre giunte a Fidenza avrebbero potuto fare peggio).
Campeche, nello stato omonimo, e' una cittadina sul golfo del Messico, turistica per i Messicani, ma si comincia a respirare un poco di "polvere". Alla sera nella grande piazza una tombola gigante, il cantante di musica tradizionale, volti sorridenti, incuriositi ma sopprattutto ospitali.
A Villahermosa, nello stato di Tabasco , dopo aver viaggiato tutta notte, abbiamo fatto cambio di corriera. Alla meta mancavano ancora sei ore di viaggio, tutta la parte nord del Chiapas, una strada emozionante dal punto di vista panoramico , tutta a curve nella selva con a valle un fiume di color azzurro che incanta , sul versante percorribilita' lascio a voi immaginare.
Ma alla fine del viaggio è arrivato il cartello San Cristobal de las Casas, un luogo veramente bello, un poco turistico, ma di un turismo alternativo, fatto di viaggiatori veri e di persone che vogliono capire la realta' del chiapas e della sua natura. In ogni caso la fortuna ha voluto che questo fosse il periodo meno frequentato dell'anno (agosto e settembre sono i periodi piu'affollati).
Da questo momento iniziano gli incontri che presto vi racconteremo, veramente emozionanti fatti di persone che amano la liberta' e l'idea di un mondo alternativo.
Hasta siempre¡¡¡¡

martedì, marzo 20, 2007

sabato 24 Marzo "Circo Fantasma" non mancate!!!

Mi Raccomando sabato 24 marzo grande concerto all'ex macello di Fidenza joe's & Taun presentano i CIRCO FANTASMA naturalmente ingresso GRATUITO con tessera arci e servizio bar....appuntamento imperdibile!!!!!!!


....state sintonizzati perchè abbiamo grandi cose per voi 25 aprile grande concerto BUGO + GIORGIO CANALI in piazza Garibaldi a Fidenza .....25 Maggio Marco Travaglio!!!!!!

giovedì, marzo 08, 2007

8 MARZO - DONNA


In ogni donna si nasconde un essere naturale e selvaggio, una forza molto potente, fatta di istinti e creatività passionale: la donna selvaggia.
La donna selvaggia porta tutto ciò di cui una donna ha bisogno per essere e sapere.Porta il medicamento per tutto. Porta storie e sogni e parole e canzoni e segni e simboli... riunirsi alla natura selvaggia significa fissare il territorio, trovare il proprio branco, stare con sicurezza e orgoglio nel proprio corpo, parlare e agire per proprio conto, in prima persona, rifarsi ai poteri femminili innati dell'intuito e della percezione, riprendere i propri cicli... la donna selvaggia è la forza Vita/Morte/Vita.E' intuito, veggenza, colei che sa ascoltare...lei è idee, sentimenti, impulsi, memoria.E' colei da cui andiamo a casa.E' quello che ci fa andare avanti quando pensiamo di essere finite. Lascia impronte ovunque ci sia una donna che è terreno fertile... vive in un mondo lontano che a forza si apre un varco verso il nostro mondo'
La donna selvaggia è l'anima femminile, un insieme di mondi visibili e invisibili.
E' amica e madre di coloro che hanno perso la strada, si sono perdute, è amica e madre di tutte coloro che hanno bisogno di sapere.
Ogni donna conserva dentro di sè un posto segreto per la donna selvaggia.
auguri a tutte le donne che corrono con i lupi ed a coloro che stanno cercando la propria strada.
f.

A TUTTE LE DONNE


Un augurio sincero a tutte le DONNE. Un ivito a tutti a riflettere sul vero significato dell' 8 marzo che rischia di diventare solo una festa commerciale come San Valentino o la festa della mamma. L'8 marzo è riconosciuto dal 1975 come la giornata internazionale della donna il suo senso profondo rischia ogni anno di passare in secondo piano. Solo pochi giorni fa è scomparso uno dei simboli principali legati a questa ricorrenza. il 5 Marzo infatti a Copenhagen è stata demolita la "Casa della Gioventù" (Ungdomshusetun) luogo importante anche perchè nel 1910 ospitò la seconda conferenza dell'Internazionale Socialista durante la quale Rosa Luxemburg e Clara Zetkin decisero di dedicare l'8 marzo alle donne. L'ordine è arrivato dal comune su richiesta di un'associazione cattolica fondamentalista che aveva acquistato lo spazio occupato dall'edificio.

venerdì, marzo 02, 2007

I danni del KARAOKE

Dopo la gara canora di due settimane fa all'agriturismo "i due platani", a colpi di "El Diablo" e "Almeno tu nell'universo"...e visto che siamo in zona San Remo pubblichiamo un articolo tratto da internazionale che ci ammonisce tutti sull'uso smodato di Karaoke...

I danni del karaoke
"Quelli che pensano che discutere di politica mentre si beve sia un mix esplosivo per le corde vocali, non hanno mai considerato quanto possa essere dannoso per la gola bere alcol e cantare al karaoke", denuncia il Times di Londra.Il quotidiano britannico si sofferma sull'ultima fobia dei giapponesi: i "polipi da karaoke", una prospettiva che sta seriamente minacciando il successo del popolare passatempo da pub, tanto amato dai nipponici. "Il karaoke è una di quelle cose che in Giappone non passano mai di moda, come i tassisti con i guanti bianchi, la puntualità dei treni, la passione per il pesce crudo. Per i lavoratori giapponesi andare in un accogliente bar di Tokyo, grande quanto una stanza da bagno, a cantare una melensa canzone d'amore è un modo per dimenticare una giornata di lavoro esasperante".I locali dove si canta il karaoke sono sempre più affollati e rumorosi, scrive il Times: "L'anno scorso 47 milioni di giapponesi hanno frequentato un locale di karaoke. Sono inoltre disponibili programmi di karaoke per il cellulare, club di karaoke su internet, automobili equipaggiate con sistemi per il karaoke". Questa passione, però, ha cominciato a mietere vittime: sempre più persone si ammalano di noduli alle corde vocali e la causa sembra essere proprio l'amata gara musicale. Per alcuni però potrebbe essere una buona notizia. "Per ordine dei medici giapponesi, non andranno più in giro gli imitatori dei Bee Gees!", conclude il Times.-Annalisa Camilli