lunedì, dicembre 11, 2006

L'ASSASSINO è MORTO


"L'assassino è morto" si legge oggi su un muro di Santiago del Cile. Muore oggi a 91 l'ex dittatore Augusto Pinochet una delle figure più negative della storia recente dell'America Latina...
Pinochet era arrivato al potere nel 1973 con un colpo di stato durante il quale morì l'allora presidente cileno Salavador Allende.
Pinochet aveva passato gli ultimi anni combattendo accuse di corruzione e frode e cercando in tutti i modi di sfuggire ad un processo per le sue innumerevoli violazioni dei diritti umaniaiutato dai suoi amici di sempre USA e Gran Bretagna. E' morto ieri in un ospedale della capitale Santiago. Aveva avuto un attacco cardiaco una settimana fa e quando sembrava avesse recuperato, la sua salute è improvvisamente peggiorata, hanno detto i medici.
Molte oggile manifestazioni in tutto il paese, alcune sedate dalle forze dell'ordine, ma tra i manifestanti non solo detrattori del generale, numerosi i cileni che continuano nonostante tutto a portargli il loro rispetto. Il governo ha comunque deciso di non dichiarare lutto.
Ricordiamo che...Oltre 3.000 persone sono morte a causa della violenza politica sotto la dittatura di Pinochet. Circa 28.000 persone sono state torturate in centri di detenzione segreti e centinaia di migliaia di cileni sono fuggiti in esilio. Molti, non hanno mai fatto ritorno in patria.
Pinochet è stato accusato di decine di violazioni di diritti umani e più di recente anche di frode relativamente a 27 milioni di dollari nascosti in conti bancari all'estero.
Ma il generale non è mai stato processato prima della sua morte, con i suoi avvocati difensori che sostenevano che fosse troppo malato per affrontare le accuse.
In Spagna, Isabel Allende, nipote dell'ex-presidente Salvador Allende morto durante il colpo di stato del 1973, ha detto che avrebbe preferito vedere vivere abbastanza Pinochet da affrontare un processo.
"In questo momento, i miei pensieri sono con molti dei nostri morti, certamente mio padre, e tutte le persone che sono scomparse, torturate e poi uccise", ha detto.
Noi ci accodiamo alla proposta dell'Allende e nel giorno della morte di un criminale ricordiamo tutte le vittime della sua brutalità... scomparse, dimenticate e siamo vicini ai familiari che da anni chiedono solo giustizia

1 commento:

Anonimo ha detto...

La reazione cilena alla morte di Pinochet è stata nella maggioranza della popolazione di esultanza mentre una minoranza ha pianto davanti alla scomparsa del dittatore. Ai nostri occhi sembra incredibile pensare che qualcuno possa prendere le difese di una persona che ha commesso reiterati assassini durante i suoi anni al potere. Questo comportamento mi fa pensare alla Conferenza revisionista sull'Olocausto appena conclusa a Teheran....Come è possibile negare la verità raccontata ancora oggi dai campi di sterminio? Dove sono finiti i 6 milioni di ebrei deportati? Forse le camere a gas erano semplicemente docce comuni come racconta Benigni a suo figlio in "la vita è bella"?!
La verità è sempre alla ricerca di persone che la mostrino e la dimostrino.