venerdì, settembre 29, 2006

LA MEMORIA DELL'ALBERO




l'altro ieri sono morti quattro miei amici...sono stati uccisi senza pietà e senza che nessuno dicesse niente
poco importa che non avessero un nome...poco importa che non fossero umani ma alberi...quattro gelsi secolari di via Caduti di Cefalonia

vi voglio raccontare la loro storia. nella vita contadina i gelsi venivano piantati per delimitare i confini dei campi e perchè i loro rami flessibili venivano ciclicamente potati e usati per sostenere le viti. questo col tempo conferiva loro quel caratteristico aspetto gonfio a "testa di moro" che si vede ancora nei filari di Cabriolo...inoltre i gelsi in primavera producono un frutto molto dolce simile alle more...la foglia del gelso cambia forma durante l'anno ed è l'unico nutrimento del baco da seta anche questo usato nell'economia contadina dell'ottocento. Con gli anni settanta Fidenza comincia una nuova fase di espansione edilizia ed arriva a toccare spazi che fino a poco tempo prima erano aperta campagna...i gelsi hanno ormai un secolo e non vengono abbattuti anzi con la loro bellissima forma diventano parte del panorama quotidiano di un'intera comunità...certo qualcuno si lamenta delle foglie per terra...ma sono soprattutto i bambini a riscoprirli e a trasformarli in vere proprie capanne. Con il tempo diventano giganteschi e rappresentano un vero e proprio esempio del passato contadino che viene integrato nella città. Poi un pomeriggio arrivano dei "bravi" del comune e tagliano di netto quattro alberi su sei...rimane il grandissimo ceppo...la memoria deglia alberi non c'è più

non faccio il finto ambientalista sentimentale. Per me quegli alberi erano davvero un pezzo di memoria personale e collettivali hanno tagliati brutalmente senza un motivo plausibile se non quello che erano scomodi perchè ostruivano il passaggio e sporcavano con le foglie...ora al loro posto c'è un vuoto...un vuoto molto funzionale ma di una tristezza disarmante...l'effetto che questo vuoto ha su chi è cresciuto all'ombra di quegli alberi meravigliosi è davvero difficile da descrivere a parole.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

... e pensare che da ragazziono andavo lì con gli amici in bicicletta a giocare e a mangiare i loro frutti, ma allora era aperta campagna e nessuno avrebbe mai pensato di abbatterli ma al limite di scalarli!!
Ciao

Anonimo ha detto...

... mi dispiace che tu non possa più incontrare i tuoi gelsi, mi dispiace per loro che sono stati congedati dal loro servizio senza nemmeno un "grazie"... mi dispiace anche tanto per tutti i bambini che saranno sempre più costretti a rinunciare a delle cose che noi portiamo nella pelle, dentro l'anima... l'odore della salsa di pomodori, il profumo della marmellata che bolle, l'erba tagliata, i frutti colti direttamente dagli alberi.. è un peccato. Vorrei che anche loro avessero questi privilegi...
... questi gelsi sono stati abbattuti perchè non erano più funzionali. La politica dell'uso e dell'abuso... imperante e cinica. Amministrazioni pubbliche come imprese edili delle più spietate... o come agenzie di lavoro, per lo più interinale.
Stanchiamoci fin che vogliamo, ma poi arriviamo anche ad incazzarci abbastanza da fare in modo che le cose cambino.

Anonimo ha detto...

chi ha detto che il motivo non è plausibile?

Anonimo ha detto...

E' un discorso qualunquist
e credo che ci siano stati buoni motivi per farlo , il comune riflette seriamente sul da farsi prima di fare queste cose .
Ci sono perizie da svolgere prima di rimuovere un .

il JOE'S ha detto...

non c'è assolutamente nessun discorso qualunquista...
la perizia c'è stata ma anche una controperizia da parte delle guardie ecologiche che hanno rilevato il buono stato di salute delle piante...
non siamo i tipi che fanno polemiche fini a se stesse solo per tirare in ballo il comune ma questo è stato un fatto molto grave che sta a cuore a molti e su cui va fatta chiarezza
per il resto concordo con te che le cose vadano fatte riflettendo seriamente...cosa che ultimamente purtroppo non viene fatta quando si parla del nostro verde...vedi le potature in via Magellano o la desertificazione di via Oberdan di un po' di tempo fa